è cultura, non marketing
è un dato di fatto
esalta un’artigianalità d’eccellenza
è più sostenibile
della pelle
è più sostenibile della pelle
Environment
Social
Governance
Focus & Best Practices
Messaggio del presidente
Da oltre vent’anni, noi di UNIC – Concerie Italiane (l’associazione confindustriale che dal 1946 rappresenta l’industria conciaria italiana a livello nazionale ed internazionale) raccontiamo l’impegno per la sostenibilità del nostro settore sul piano ambientale, sociale, etico ed economico. Il nostro monitoraggio, nel corso del tempo, ha ampliato il proprio raggio di analisi, arricchendosi di spunti, argomenti e contenuti, anche per dare risposta alle nuove richieste (spesso anticipandole) di informazione sulla sostenibilità che si sono evolute negli anni sia nel dibattito tecnico di filiera che in quel più ampio dell’opinione pubblica e della legislazione.
Dal 2003 al 2023 abbiamo pubblicato, ogni anno, i risultati di questo monitoraggio nel Report di Sostenibilità dell’Industria Conciaria Italiana, uno dei primi e più longevi esempi di questo tipo realizzati in Italia in relazione a un settore industriale.
Ora, alziamo l’asticella, scegliendo di creare uno strumento di comunicazione più puntuale, flessibile e accessibile – questo sito – in cui convogliare tutte le informazioni, i dati, i progetti, le attività, le best practices che hanno composto il rapporto in tutti questi anni.
L’obiettivo non cambia: misurare e comunicare l’impegno e le attività sviluppate dalle concerie italiane per promuovere una produzione e un consumo veramente sostenibile. Diamo concretezza a questa volontà attraverso la promozione della ricerca e dell’innovazione, con l’obiettivo di ridurre gli impatti e realizzare prodotti sicuri per la salute delle persone. Soprattutto, vogliamo raggiungere questo risultato attraverso il dialogo continuo con gli stakeholders della nostra filiera, le istituzioni, l’opinione pubblica e con società civile, per mantenere e arricchire di valori quella visione della sostenibilità che abbiamo maturato nel tempo e che vogliamo condividere con le nostre comunità.
Fabrizio Nuti
Presidente UNIC – Concerie Italiane
Nuti Ivo Group
Scopri le concerie italiane e le altre aziende
che hanno contributo
SUSTAINABLE DEVELOPMENTS GOALS
Il nostro impegno per la sostenibilità nel grande quadro globale
Da diversi anni la conceria italiana ha deciso di comunicare i valori, gli obiettivi, le attività, gli impatti e i risultati utilizzando la lente degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), definiti dall’ONU nell’Agenda 2030 declinati in 169 target, e del Green New Deal europeo.
L’impegno richiesto è forte, ma tali obiettivi rappresentano anche un’opportunità di sviluppo e crescita, contribuendo al cambiamento, non solo nelle matrici di manifattura e nelle caratteristiche delle supply chain ma anche nei modelli di consumo.
Scopri gli SDGs particolarmente rilevanti per l’Industria Conciaria Italiana
La concia è una delle prime attività industriali che si sviluppano nei Paesi con forte identità agricola. Per questo motivo è anche una delle più diffuse a livello mondiale, soprattutto nei Paesi meno sviluppati (LDC) che in quelli in via di sviluppo (PVS), in cui il ruolo nel fornire reddito e lavoro è fondamentale.
La forte attenzione delle concerie italiane per la salute di lavoratori, clienti e consumatori finali ha dato importanti riscontri sotto il profilo della prevenzione degli incidenti e delle malattie professionali, della diminuzione degli infortuni in azienda, della sicurezza di prodotto.
La formazione, per l’intera filiera della pelle, gioca da sempre un ruolo fondamentale, in relazione non solo allo sviluppo e alla qualificazione dell’occupazione, ma anche alla capacità delle aziende di mantenersi competitive nel tempo.
Per evitare impatti sull’ecosistema, le concerie italiane si avvalgono di impianti di trattamento all’avanguardia, spesso consorziati, specializzati nella depurazione dei reflui conciari. Si tratta di un impegno forte, consolidato e di lunga data, che ha addirittura anticipato la prima normativa sulla gestione delle acque di scarico.
Nonostante l’attività di lavorazione della pelle non sia strutturalmente energivora, l’industria conciaria italiana ha diminuito in maniera considerevole la quantità di energia utilizzata nel processo di produzione e, al contempo, si è impegnata per aumentare l’utilizzo di fonti rinnovabili all’interno delle proprie forniture e la diffusione di impianti di cogenerazione ad alta efficienza.
L’industria conciaria italiana è principalmente formata da piccole e medie imprese a conduzione familiare in cui la modernità dei processi tecnologici si accompagna ad una spiccata creatività artigianale. La continuità lavorativa è fondamentale per garantire un adeguata e alta specializzazione da parte degli operatori.
Sono numerose le buone pratiche messe in atto lungo tutto il processo di lavorazione della pelle per minimizzare, recuperare e/o riutilizzare e gli scarti di produzione all’interno della filiera stessa o in altri settori.
La pelle, in quanto materiale altamente bio-based, è già di per sè uno strumento importante per l’intrappolamento della CO2. Tramite analisi di LCA sui processi produttivi, si stanno inoltre definendo strategie e attività per ridurre ulteriormente le emissioni clima alteranti.
La sostenibilità della pelle nasce dalla gestione responsabile della propria materia prima grezza e dalla minimizzazione degli impatti sugli ecosistemi naturali. UNIC da sempre sostiene la filiera in progetti a supporto del benessere animale e contro deforestazione e degrado ambientale.
L’industria conciaria opera solo in una parte della filiera pelli e di conseguenza analizzare e misurare la sostenibilità del materiale richiede un coinvolgimento forte e attivo anche degli altri operatori che la compongono e di tutti gli stakeholders interessati.
I numeri dell’Industria Conciaria Italiana
– DATI 2023 –
Aziende
Dipendenti
Milioni metri quadri
Volume produzione
Miliardi Euro
Valore produzione
Della produzione Europea (Valore)
Della produzione Mondiale (Valore)
Supply & Value Chain
La filiera della pelle ha caratteristiche uniche, in quanto si lega al recupero di uno scarto dell’industria della carne – pelli grezze -, che, attraverso un processo chimico-meccanico di re/upcycling, viene trasformato dalle concerie in un materiale altamente prestazionale, da sempre destinato a vari utilizzi manifatturieri.
Il principio della “supply chain” della pelle può essere, quindi, ricondotto alla parte upstream della filiera carne (allevamento, macello), mentre la “value chain” inizia successivamente all’abbattimento dell’animale, quando la pelle acquisisce natura a sé stante.